Vigilia del Santo Natale.
Piove a dirotto di una pioggia attesa e gradita anche per quel rilassante rumore che produce battendo sul davanzale.
Il prato è costellato di piccole montagnette di terra, che l'acqua scurisce, regalo delle tante talpe che qui hanno preso residenza e il silenzio è interrotto solo dalla scia delle auto che transitano veloci (alla faccia del sindaco e dei suoi 30 km orari).
Silenzio.
Ma dove sono finiti i miei conterranei? Si saranno nottetempo estinti o sono partiti lasciando qui luminarie e tacchini crudi?
Suonano alla porta, è una testimone di Geova che chiede cosa penso della felicità ed io posso augurarle solo buon Natale.
La pentola fischia: arrivo arrivo...
Buon Natale a tutto il mio commentarium (come dice la Lipperini) e a chi passa lasciando o meno un saluto.
Siate sereni e possibilmente felici.

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