Per togliere le "incrostazioni" attorno al Natale e ritrovarne la forma, come dice Moravia, cosa dovremmo togliere con forza? Le luminarie? Lo sfarzo? I regali spropositati e i pasti troppo abbondanti?
Penso non ci sia nulla di male nei segni della festa, quello che lo scrittore chiama incrostazione è avere permesso che queste sostituissero il festeggiato di cui ci si scorda facilmente.
Il Natale è per i credenti, gli agnostici, gli atei, i senza patria e per chi dà a Dio una possibilità di esistere. Sono esclusi, forse, solo gli indifferenti.

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